La vita è misera se le persone non si aprono alla spiritualità. È quest’ultima a dare senso all’esperienza, altrimenti tutto diventa fine a se stesso. Allora è fondamentale affrontare le paure ancestrali e imparare ad autorassicurarsi, fino al punto di non credere più ad esse. La paura è una morte lenta e ripetuta, così ti trovi a trascorrere il tempo della vita a difenderti dai suoi attacchi. Un’eccessiva cautela diviene la padrona e tu il suo schiavo. Questo ti induce a chiuderti, a stare sulle difensive e a convincerti che sia meglio non correre rischi. Credi che la vita sia un pericolo perpetuo e che il controllo meriti di essere al centro delle tue giornate. Ma così sei morto anzitempo. L’eccesso di cautela è, di per sé, una non vita. Gran parte della tua mente è schiava di pensieri intrisi d’ansia e di timori opprimenti. I tuoi confini con il mondo diventano frontiere invalicabili, ti chiudi e ti allontani dal contatto. Alle nuove esperienze preferisci il controllo e la previsione. Gradualmente la paura dilaga e ti lasci influenzare sentendoti sempre più fragile, insicuro e prigioniero dei soliti pensieri fissi. L’aspetto razionale, in questi casi, si disconnette dal resto e ciò ti impedisce di operare distinzioni tra i pericoli reali e le gioie che la vita potrebbe riservarti. Ti accomodi nelle tue convinzioni e costruisci una normalità soffocante, che congela il flusso delle esperienze e degli incontri. La forza si indebolisce sotto il bombardamento di pensieri dominati dall’angoscia e dall’attesa inquieta del futuro. La tua è una morte nell’anima. Ne consegue la ricerca affannosa della mera sopravvivenza, con una riduzione drastica dell’esplorazione e dell’apertura. L’ego prende il sopravvento e non lascia spazio ad altro. Qui non c’è spazio per l’Amore, per la fede in qualcosa di più grande. L’esistenza, se non vuoi spegnerti e appassire, ti invita a effettuare un salto quantico verso una dimensione più profonda, seguendo la parola di Dio, del divino dentro di te che ti dice di fare il passo della fede. Un passo verso la luce che dissolve le tenebre della paura e della chiusura. Questa è spiritualità.
dott. Roberto Costantini
Presidente ASPIC Scuola Superiore Europea di Counseling Sede di Ancona