AMAR-SI: L’ARTE DELL’ACCOGLIENZA

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La qualità del rapporto che da bambini abbiamo avuto con la madre determina da grandi la qualità del rapporto che avremo con noi stessi. Introiettiamo infatti dentro di noi la comunicazione conscia e inconscia che i nostri genitori ci hanno trasmesso nel loro modo di manifestarci l’amore. L’espressione di questo amore assume caratteristiche peculiari in relazione alla storia di attaccamento vissuta dai nostri genitori nel loro ambiente affettivo primario. Spesso, in maniera del tutto inconsapevole, gli adulti tentano di recuperare attraverso i figli i loro crediti, riproducendo schemi relazionali che mettono radici in un lontano passato. Se l’ambiente familiare è stato freddo e povero a livello affettivo, si viene a creare uno schema interno incentrato sul rifiuto, sull’evitamento, sulla freddezza. La freddezza viene così interiorizzata e riproposta quando la persona assume un ruolo genitoriale, confermando così le dinamiche patite durante l’infanzia, facendole sperimentare anche ai nuovi nati. Tutto viene scritto, registrato e introiettato. Tutto resta dentro di noi. Le cariche energetiche collegate a quei vissuti sono ancora attive e ci condizionano. Allora diventa determinante come gestiamo il rapporto con noi stessi. Amar-Si diventa l’obiettivo principale, un obiettivo non facile per chi è cresciuto in un ambiente poco caldo sul piano emotivo. Riuscire ad amarci significa allontanarci dal conosciuto, non alimentare aspettative sugli altri e lasciar scivolare via la pretesa, irrealizzabile, di ottenere un risarcimento per ciò che è mancato da piccoli. Amare se stessi è il risultato finale di un processo in cui sono state vissute a pieno le emozioni negative legate alle ferite subite e, soprattutto, c’è stato un distacco da quei contenuti emotivi vecchi che a lungo hanno abitato la nostra psiche. La mente ha bisogno di elaborare i pensieri distruttivi e sanare le polarità. Come una madre affettuosa calma il suo bambino, così la mente è chiamata ad accettare, accogliere e trasformare i pensieri che la turbano. Non c’è amore per noi stessi senza un’accoglienza vera, premessa indispensabile per imparare ad amare anche gli altri in modo gratuito.

 

dott. Roberto Costantini

Presidente dell’ASPIC Scuola Superiore Europea di Counseling  Sede di Ancona

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