E’ proprio vero! Tutto inizia dal perdono, dal lavoro su se stessi per sciogliere qualsiasi conflitto. Le emozioni rimosse legate agli avvenimenti vissuti hanno bisogno di essere consapevolizzate ed espresse. Allora lasciamo che prenda forma ciò che possiamo ricordare e prepariamoci a lavorare con le nostre proiezioni entrando in contatto con l’altro. Provate a lavorare in coppia con un’altra persona di fronte a voi e domandatele, per alcuni minuti, “Chi ti rappresento?”. L’altro è libero di esprimere apertamente tutto quello che emerge, senza censure. Voi rispondete: “Grazie”. Se ci sono risonanze ci sono conflitti e se ci sono conflitti ci sono cose non accettate. I conflitti più duraturi sono sovente con i genitori, di cui non si accettano comportamenti e tratti caratteriali.
Questi conflitti li portiamo dentro di noi ed è necessario liberarli, dunque per-donarli. Il perdono è un processo finalizzato innanzitutto ad una crescita personale, anche se allo stesso tempo il perdono permette di avvicinarsi a un scopo di realizzazione universale, quello che implica il superamento della dualità e delle opposizioni verso l’Uno. Se la vita è un dono allora il perdono è per-la vita, un progressivo innalzamento della conoscenza e dell’autoconsapevolezza.
E’ un processo che possiamo suddividere in quattro fasi: 1) ACCUSA: “Ti perdono…”, ma in realtà ci ergiamo a giudici di chi ha sbagliato, di chi ci ha fatto soffrire; 2) RESPONSABILITA’: “Io ti chiedo perdono per…”. Noi siamo responsabili di ogni cosa che ci succede e di quelle che creiamo attivamente. In questo modo si va a lavorare alla radice del problema. “Cosa sento rispetto a questo?”.
E’ un prendere posizione che porta fuori dal ruolo di vittima; 3) GRATITUDINE: Grazie a ciò che ci è accaduto abbiamo cambiato radicalmente. Quando succede qualcosa di grosso possiamo comunque sempre ringraziare. Anche le esperienze negative ci fanno crescere ed evolvere; 4) AMORE: E’ questo lo stato di unione tra negativo e positivo. Nel perdono causa ed effetto lasciano il posto a un senso profondo e benefico di Unità.