“Il pensiero non è che un lampo in mezzo a una lunga notte. Questo lampo, però, è tutto” (Henri Poincaré). Se riuscissimo a utilizzare la mente secondo il suo vero scopo, noi saremmo molto avanti nel nostro percorso evolutivo. Purtroppo non è così. La mente dovrebbe essere usata alla stregua di un navigatore a cui forniamo la meta di arrivo: a lei il compito di pensare alla strada migliore per arrivare! Ciò avviene solo in minima parte. Lo dimostra il fatto che la stragrande maggioranza dei circa sessantamila pensieri quotidiani sono dedicati a riconfermare tutto il nostro passato. Pensieri scoordinati, a volte paradossali, a volte imprevedibili e bizzarri, altri molto sulla critica e sul giudizio, emergono abitualmente dalla zona sommersa del nostro iceberg di coscienza. Tale presenza problematica testimonia ogni giorno quanto poco conosciamo di noi stessi e quanto tutto questo rimuginare sia un ostacolo alla nostra evoluzione. Pensieri erronei, pensieri disfunzionali, pensieri parassiti ci allontanano da noi stessi e ci fanno albergare in un territorio mentale di chiusura e rigidità che tiene in vita il passato nonostante i cambiamenti continui della realtà. Questi pensieri, di per se stessi, non sono innocui. Sono piuttosto delle “entità” cariche di energia che imbrigliano le nostre potenzialità future programmando l’avvenire sulla scia del passato. Tutto questo ci trattiene, non senza piccoli vantaggi momentanei, all’interno della nostra zona di confort. Oggi, infatti, siamo ciò che abbiamo pensato ieri; oggi materializziamo quel che ieri abbiamo confermato con l’energia dei nostri pensieri. Il processo appena descritto avviene in automatico; i pensieri si nutrono così della nostra energia psichica e si sviluppano diventando sempre più forti. E’ questo il meccanismo che dà corpo alla cosiddetta “profezia che si autoavvera”. Il pensiero prende vita e si sviluppa fino a quando non diventa la nostra realtà, confermando in un circolo vizioso le sue stesse premesse. Proprio per questo motivo è fondamentale la consapevolezza per cambiare noi stessi e il nostro modo di pensare, uscendo da uno schema ripetitivo che soffoca la nostra creatività e libertà.
Dai pensieri parassiti a una nuova consapevolezza
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