ABITUDINI E ROUTINE

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di Roberto Costantini

Sono due aspetti molto legati tra loro. Abitudini e routine hanno la caratteristica di rendere prevedibile la realtà allo scopo di contenere l’insicurezza. Inoltre la routine detta lo scandire degli eventi verso i quali ci si pone in modo passivo e perfino sottomesso. La routine, infatti, si impone in qualche modo sulla persona e la sequenza di avvenimenti tende ad assoggettare chi non si ribella. La passività della persona è quasi totale quando predominano abitudini e routine. L’esterno detta legge e il soggetto non ascolta i suoi reali bisogni e le proprie emozioni. Manca dunque l’adattamento creativo, che può esistere solo se siamo in contatto con ciò che proviamo profondamente. Tutto ciò rinchiude la persona nel ruolo di vittima e questo la priva di responsabilità rispetto alle scelte da effettuare. Abitudini e routine, se non non sono negoziabili, diventano un recinto soffocante. Per il desiderio di una sicurezza totale (impossibile da ottenere in un mondo che è in continuo divenire) si finisce in un vicolo cieco. Uscirne è possibile riscoprendo la propria vocazione a vivere e non a sopravvivere. Si tratta, dunque, di de-coincidere (F. Jullien) rispetto al sé rigido che ci illudiamo di essere e alle consuetudini difensive che mettiamo in opera per definirlo una volta per tutte. E’ tempo, insomma, di metterci in Gioco.

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