Tutto ciò che viene trasmesso da un genitore ha un’intenzione d’amore. Anche l’ansia di una madre il bambino la riceve e la trattiene come messaggio di amore. Anche se il bambino non vuole ansia, anche se l’ansia lo spaventa e gli fa paura, anche se si agita e si allerta diventando iperattivo per non sentirla. Eppure questo è un carico emotivo arrivato dal genitore. Il genitore ha una sua storia e la sua ansia è una trasmissione di amore, una preoccupazione di fare bene e di volere il bene. Possiamo quindi dire che è qualcosa di familiare che viene introiettato e che, a causa di un fattore scatenante, si ripropone con nuova intensità nella vita adulta. L’ansia e la paura vissute in età evolutiva, e dimenticate per tutto il periodo dello sviluppo, ricompaiono in seguito come sintomi invalidanti. L’ansia produce paura e la paura fa aumentare l’ansia, in un circolo vizioso difficile da arrestare. Questa escalation spesso può essere interrotta solo grazie all’intervento di una figura esterna rassicurante, altrimenti il suo esito parossistico diventa l’attacco di panico. La persona imprigionata nell’automatismo dell’ansia non riesce a stare tranquilla con se stessa a sentire la calma. Confrontandomi quotidianamente con queste problematiche ho constatato che le persone creano il sintomo partendo da un pensiero. Il pensiero è energia creativa e ognuno di noi porta il pensiero su ciò che conosce, e anche quando ciò che conosciamo ci fa del male persiste l’abitudine a rifugiarci in esso. Il paradosso, infatti, è che il conosciuto tende sempre a rassicurare in qualche modo e a tenerci incatenati. Ne abbiamo la prova in psicoterapia: in realtà in pochi minuti si può accompagnare una persona verso il benessere, anche se vive un forte stato ansioso, ma purtroppo, una volta raggiunta la calma e il benessere, la persona sembra non crederci e va a richiamare alla mente il pensiero vecchio dell’ansia. Così ricomincia la lotta contro qualcosa di molto radicato che il soggetto non vuole abbandonare. Questo spiega la tendenza diffusa ad assumere farmaci per soffocare le sensazioni piuttosto che lasciare il passato alle spalle e vivere il nuovo. Eppure vale sempre la pena di uscire dalla spirale del già conosciuto per proiettarsi verso il futuro.
Ansia e paura hanno radici antiche
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