Identificazione; Impegno; Impulsività; Ispirazione; Istinto

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IDENTIFICAZIONE

L’identificazione primaria è quella del bambino che incorpora e fa suoi, senza ancora avere una percezione netta della differenza tra io e tu, aspetti buoni o cattivi della mamma e delle principali figure di accudimento. L’identificazione secondaria spinge invece a modellare la propria personalità su alcuni tratti distintivi di un altro individuo, percepito come distinto da sé. Immedesimarsi nell’altro può essere utile nel processo empatico, purché ciò accada sotto il controllo di una consapevolezza desta. Anche nella recitazione la capacità di identificarsi può venire intesa come una caratteristica positiva. In altri frangenti l’identificazione è inconscia e dannosa, perché impedisce al soggetto di differenziarsi dall’ambiente circostante.

IMPEGNO

E’ tutto ciò che ci obbliga verso altre persone con la promessa di eseguire una certa prestazione o di corrispondere qualche cosa. Impegnarsi, anche nel raggiungimento di obiettivi personali, significa profondere energie per ottenere un risultato che, a monte, presuppone un’assunzione consapevole di responsabilità. Il rispetto dell’impegno preso (con altri o con se stessi) implica determinazione e costanza.

IMPULSIVITA’

L’impulsività, contrariamente all’opinione comune, non coincide con la spontaneità e con la libertà di agire in risposta a eventi e sollecitazioni. Essa, piuttosto, riguarda la reattività della persona, il suo produrre risposte comportamentali automatiche e irriflesse. Chi è impulsivo non si permette di percepire adeguatamente i dati di realtà, né di valutare strategie di azione efficaci, bensì “reagisce d’impulso” generando spesso conflitti e problemi. Nell’impulsività è presente la difficoltà a trattenersi e a rimandare il movimento. Proprio dell’impulso è di trasmettere il moto, di mettere in movimento la vita. Se questa spinta vitale non viene integrata a livello cognitivo, emotivo e sensoriale il suo effetto sarà un movimento scoordinato, incontrollato e spesso dannoso.

ISPIRAZIONE

Vivida eccitazione della mente e del sentimento che indirizza le energie della persona verso la realizzazione di una qualche opera. Impulso creativo adeguatamente sostenuto dalle energie intellettuali e morali del soggetto, l’ispirazione è qualcosa che non si può causare volontariamente. In essa c’è un elemento di novità, di eccedenza rispetto agli abituali schemi del controllo. Il verbo latino “in-spirare” si riferisce al “mettere dentro”, all’immettere aria nei polmoni. In tal senso il campo semantico del termine include l’idea di una potenza (divina o comunque sopraindividuale) che infonde nel soggetto uno stato d’animo significativo, suscitando emozioni, sensazioni e pensieri non banali.

ISTINTO

L’istinto, secondo gli studi etologici, è un comportamento finalizzato alla sopravvivenza che viene attivato, nella forma di schemi motori ben precisi, a partire da segnali scatenanti altrettanto determinati. L’essere umano è tecnicamente privo di istinti-guida infallibili – a parte la suzione del seno da parte del neonato – possedendo caratteristiche bio-psichiche e culturali che implicano una grande plasticità cerebrale e la presenza di pulsioni e tropismi (reazioni di orientamento) che non sono fissi e predeterminati.

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