di Roberto Costantini
Quando l’essere umano non si identifica totalmente nell’ego, ma capisce che è anche Essere, esplora la sua esistenza e scopre in sé qualcosa di divino. Da qui il percorso verso una più intensa e consapevole identificazione con questo nucleo di Vita. Ciò implica il lasciar andare gli abituali attaccamenti per andare alla ricerca del divino interiore. Quando riusciamo a connetterci a questa sorgente, non servono codici di condotta esterni, ma troviamo nel profondo la motivazione a fare il bene. Si comincia così a seguire la parola del proprio divino interiore, non per diventare superuomini, ma per cogliere la bellezza di un processo inesauribile di umanizzazione. Il divino, infatti, non elimina l’umano, ma lo accompagna a piena fioritura.