IL PASSATO ALLE SPALLE, LA CONSAPEVOLEZZA QUI E ORA

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Quando lavoro con le persone mi chiedo spesso se chi ho davanti riesce ad essere autentico e a manifestare apertamente se stesso. Sovente la risposta è negativa, in quanto è evidente che la persona tiene in vita emozioni e convinzioni disfunzionali anacronistiche. Così si perde facilmente il qui e ora e finisce per identificarsi con un mentale ipertrofico denso di aspetti appartenenti al passato. Capita allora che alcune persone vivano stando sulle difensive e, senza accorgersene, provochino negli altri reazioni aggressive o critiche per confermare che fanno bene a rimanere in una costante posizione di autoprotezione. Oppure alcuni assumono il ruolo di salvatore coltivando la speranza di ricevere segni di riconoscimento e gratitudine. In poche parole, il nostro agire è spesso governato da una logica che si nutre di attaccamenti affettivi vincolanti, maturati durante il corso dell’età evolutiva e riguardanti soprattutto le figure genitoriali. Il dramma è che tutto questo mondo affettivo rimane sommerso e inconsapevole, riproducendo dentro di noi le modalità di relazione dei genitori che abbiamo introiettato nel corso dell’infanzia. Ogni genitore ha la sua storia affettiva, a sua volta interiorizzata, e per questo riesce ad amare solo in maniera molto simile a come si è sentito amato nella sua famiglia di origine. È sconvolgente come questi attaccamenti diventino verità indiscutibili che la persona continua a riprodurre nella sua vita senza sapere perché e per come. Tutto sembra normale allora, ma questa costellazione di emozioni, modelli cognitivi e comportamenti, occupa abusivamente il nostro spazio mentale, influenzando sottilmente le azioni che riteniamo più libere. Infatti non possiamo davvero scegliere per la nostra vita fin tanto che accettiamo passivamente di essere gli esecutori dei copioni che provengono dal passato, dalle nostre storie evolutive. Un processo di consapevolezza può rompere lo schema e permetterci di entrare in noi, di recuperare il momento presente e radicarci nella sensazioni per ritrovare, un po’ alla volta, il piacere di essere protagonisti e il desiderio di andare verso l’Amore lasciando il passato alle spalle.

 

dott. Roberto Costantini

Presidente dell’ASPIC Scuola Superiore Europea di Counseling  Sede di Ancona

 

 

 

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