di Roberto Costantini
L’umiltà permette di uscire dal proprio ego ipertrofico, gonfio di false verità e di convenzioni rigide. L’umiltà permette di prendere in considerazione altro (e l’Altro), di mettersi in discussione per poter anche modificare il proprio punto di vista. Essere umili implica una modestia senza superbia, uno stare vicini alla terra (humilis in latino) per inchinarsi di fronte a qualcosa di più grande di noi. Non è un farsi piccoli per ottenere favori e protezione, non è un “umiliarsi”, bensì un avvicinarsi al suolo, sentirne l’energia, assaporare la gioia che c’è nell’arrendersi a un mistero di vita che ci supera e include al tempo stesso. Farci umili è il primo passo per riconoscere i nostri limiti e la nostra forza, iniziando un percorso di consapevolezza guidato non dal desiderio di diventare speciali, ma di armonizzare, di tenere insieme cielo e terra, alto e basso, entusiasmo e umiltà.