di Roberto Costantini
Mi aspetto molto
da te, e aspetto
come il soldato
al fronte nella trincea.
Non voglio vedere
quello che c’è,
perché io
aspetto e pretendo.
Non accetto di non avere
e allora dipendo
proprio mentre pretendo.
Non voglio vedere
e mi arrabbio
e ho ragione
e non accetto.
Allora subisco e mi deprimo,
subisco e faccio subire,
mi arrabbio perché
niente è come sembra
e io aspetto.
Sto male
ma aspetto e pretendo
e non accetto.
Non voglio e non so cambiare,
mi ferisce quest’aurora
che di rosso il cielo
ha già tinto,
mi chiudo al mondo
e aspetto nascosto
nel mio labirinto.