di Roberto Costantini
Quando entri dentro di te, ti ascolti e dai presenza a te stesso, non sei reattivo/a. Quando dai voce ai tuoi bisogni e spazio alla progettualità, non sei reattivo/a. Sei invece una persona consapevole che non teme di assumersi le sue responsabilità. Sei responsabile quando attivi la tua forza per portare avanti ciò in cui credi e per superare gli ostacoli che si presentano lungo il percorso. Sei preda della reattività, al contrario, quando subisci dalla vita perché non sai cosa vuoi e non hai progetti da portare avanti. Allora, quando manca la consapevolezza, la reattività si impone e prende piede, e la rabbia si sostituisce alla forza. Qualcun altro o qualcosa di altro determina il gioco e il soggetto mostra tutta la sua debolezza e impotenza reagendo in maniera inefficace. Così manca uno scopo per guidare la trasformazione necessaria. L’azione diventa impulsività senza direzione, la persona rinuncia a scegliere. L’unica spinta interna è quella della rabbia, dello scontento e della frustrazione. Per arginare gli automatismi insiti nella reattività esagerata occorre darsi obiettivi da tenere a mente e da perseguire seguendo passaggi intermedi adeguati. Gli obiettivi aiutano ad avere un traiettoria nella vita e a non allontanarsi troppo da se stessi sotto l’influsso degli eventi esterni.