di Roberto Costantini
Mi sono accostato all’amore
e quando ci sono riuscito
per me è stato
un grande onore,
perché prima volevo
solo essere amato,
ma poi mi sono attivato
e ho deciso che
volevo donare
perché ero grande per farlo
e per non pensare
più a ciò che mi era mancato
e alle ferite subite.
Ho conosciuto a lungo
la dolcezza guardando
gli occhi di un cane
solitario e ho sentito
crescere l’amore che volevo
donare. Desideravo amare
e imparare a lenire le ferite.
Lì ho imparato a stare
nel mezzo del guado
tra il ricevere e il dare,
nella casa dell’accoglienza
reciproca. Potevo darmi
senza aspettare un ritorno,
gioire di un dono
senza contropartita.