Ci siamo identificati con tutto quello che è arrivato dal nostro ambiente. Siamo stati inconsapevoli spugne e, durante la nostra crescita, abbiamo dovuto assorbire e trattenere quello che ci è stato dato. Quando ci ritroviamo adulti per noi è tutto normale. Ciò in cui crediamo è per noi familiare e ci siamo affezionati; ci identifichiamo con l’eredità psicologica ricevuta. A loro volta anche i nostri genitori sono state spugne e così indietro fino alle generazioni precedenti. Quando ci rendiamo conto di alcune cose che non ci piacciono e non ci vanno, entriamo nella lotta e nella ribellione. L’oppositività e la ribellione spesso diventano per noi una guida nella nostra vita. Ma questa non può essere la direzione! La lotta ci tiene sempre lì, nel conflitto con noi stessi, con tutto ciò che abbiamo vissuto durante l’età dello sviluppo nel confronto con l’ambiente circostante. Non a caso le esperienze precoci con le figure di riferimento (genitori, parenti, insegnanti, ecc.) vengono introiettate e continuano a vivere la loro esistenza fantasmatica dentro di noi. Eppure bisogna uscire dalla lotta e dai conflitti, approdando a una resa liberatoria attraverso il perdono e la compassione. Questo è necessario perché il conflitto perpetuo ostacola la nostra crescita, ci allontana da noi stessi e ci fa vivere in modo reattivo rispetto agli stimoli provenienti dall’esterno. Solo arrendendoci, solo con l’abbandono possiamo cambiare frequenza e sintonizzarci con l’armonia del mondo. Per effettuare questo passaggio di vitale importanza occorre andare alla ricerca del nostro sentire e non identificarsi più con il passato. Siamo dunque chiamati, se vogliamo uscire dalla paralisi, a lasciare andare il vecchio credendo nell’apertura del cuore, credendo sempre più in noi stessi, con fiducia e con Amore. La consapevolezza è l’ingrediente che ci permette di capire fino in fondo ciò che vogliamo davvero. Il desiderio profondo, una volta sottratto alla ripetizione del già conosciuto, offre un nuovo indirizzo alla mente e canalizza le nostre energie verso un futuro ancora da creare.
Uscire dai conflitti lasciando il passato doloroso
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